Hair (1979)

Hair è un film drammatico musicale, diretto da Miloš Forman, basato sull’omonimo musical di Broadway, scritto e diretto dagli sceneggiatori e compositori Gerome Ragni e James Rado.

Pur ispirandosi al musical teatrale ed essendo stato scritto dagli stessi autori, il film si differenzia profondamente dal lavoro rappresentato a Broadway, non solo nella trama ma anche nella sequenza dei brani musicali.

Fu presentato fuori concorso al 32º Festival di Cannes.

Trama

« Quando la luna entrerà nella settima casa e Giove sarà allineato con Marte, allora la pace guiderà il pianeta »
(Aquarius)

Claude (John Savage) è un giovane campagnolo statunitense dell’Oklahoma, chiamato alle armi per la guerra del Vietnam. Trasferitosi a New York pochi giorni prima della partenza, si imbatte a Central Park in un gruppo di Hippies, composto da Berger (Treat Williams), Jeannie (Annie Golden) Hud (Dorsey Wright) e Woof (Don Dacus). Innamoratosi con uno sguardo della bella Sheila (Beverly D’Angelo), figlia di genitori ricchi ed altezzosi, viene aiutato dal nuovo gruppo di amici a conquistarla. Sotto la guida di Berger, Claude si avvicinerà al mondo degli stupefacenti e al valore della libertà assoluta. Tra viaggi onirici e l’accrescere del senso di amicizia, il giovane si avvia al campo di addestramento, lasciando alle spalle un mondo per lui nuovo ed affascinante. Gli amici, decisi a fare incontrare per un’ultima volta Sheila e Claude, si dirigono verso il campo, e Berger si sostituisce all’amico per consentirgli di rimanere qualche ora con la ragazza che ama. In questo breve lasso di tempo, il campo viene evacuato ed i soldati trasportati a bordo di un aereo per il Vietnam. Il pacifista Berger si trova così suo malgrado a dover combattere per una guerra in cui non crede, mentre il giovane Claude riesce ad ottenere la libertà. Berger risulterà una delle innumerevoli vittime del conflitto.

Produzione

Già scritto e pensato dal trio Gerome Ragni, James Rado e Galt MacDermotHair fu rappresentato per la prima volta nei teatri americani nel 1967.

Già nel 1973 era stata offerta la regia di una riduzione cinematografica a George Lucas, il quale, però, rifiutò, per girare American Graffiti.

Quando Milos Forman, già celebre autore grazie al successo di Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975), ne volle fare una trasposizione cinematografica nel 1979, lo spirito hippy su cui si era basato il musical teatrale del ’67, si era ormai ampiamente esaurito.

Ai provini per il film parteciparono Madonna e Bruce Springsteen, che rimasero però esclusi dalle scelte del casting.

Le scene ambientate al Central Park furono girate in pieno inverno, nonostante la sceneggiatura le collocasse temporalmente in estate. Per non mostrare l’effetto evaporazione durante la respirazione di ciascun attore, si ricorse ad un trucco: ogni interprete, mentre recitava, teneva un po’ di ghiaccio in bocca.

(Wikipedia)

Foto

Questo slideshow richiede JavaScript.

Locandina originale

00.jpg

Lascia un commento